Tutto Ciò che C’è da Sapere sul Diabete di Tipo 2

Conoscere il Diabete

In merito alla sua prima domanda, Le dico subito che il Diabete che interessa l’età evolutiva è, nella quasi totalità dei casi, un Diabete Mellito di tipo 1 (DM1), caratterizzato dalla distruzione, su base autoimmune, delle beta cellule pancreatiche con conseguente deficit d’insulina. Per tali motivi, molte volte le strutture scolastiche utilizzano metodi devastanti nei confronti dei bambini/giovani con il Diabete, ricorrendo a comportamenti discriminatori e di totale emarginazione. Per riconoscere i sintomi del diabete, il medico può attivare una serie di accertamenti per verificare la presenza di glucosio nelle urine, oppure attraverso i valori della glicemia che certificano la quantità di zuccheri presenti nel sangue. Il diabete viene tipicamente diagnosticato come l’incapacità dell’organismo di metabolizzare adeguatamente i carboidrati, il suo sintomo distintivo è un elevato livello di glucosio nel sangue. Il diabete di tipo 1 si può curare esclusivamente con uno scrupoloso controllo della glicemia nel sangue e la somministrazione di insulina sottocute più volte al giorno, sotto stretto controllo medico.

Questo dispositivo, oltre a superare il disagio dell’uso della classica penna, consente un miglior controllo glicemico. A seguito dell’insorgenza del diabete di tipo 1, le tappe da seguire sono innanzitutto un buon controllo glicemico seguito da una adeguata terapia insulinica il tutto accompagnato da una corretta alimentazione e da tanta attività fisica. C’è appena stata la giornata mondiale del diabete e l’Associazione Diabete Junior Campania ha partecipato organizzando nel centro di Napoli una serie di attività per sensibilizzare l’opinione pubblica; quali sono i compiti di questa associazione e come si riesce ad ‘educare’ il popolo? Il Diabete non impedisce ad https://farmaciperdiabete.com/micronase.html un bambino diabetico di praticare attività sportive né individuali né di squadra. Ovviamente per il diabetico va tenuto in considerazione il rapporto carboidrati/insulina al fine di avere un buon bilanciamento tra i due fattori. Detto ciò, purtroppo, bisogna affrontare la triste realtà in cui viviamo, dove la scuola, sempre più in difficoltà negli ultimi anni per i tagli alle risorse ed il continuo cambiamento, si trova di fronte all’inserimento di un bambino che vive una condizione di vita spesso sconosciuta alla società e confusa con il Diabete di tipo 2, ben diverso dal Diabete di tipo 1 nelle cause e nella terapia medica: l’insegnante, priva di qualsiasi formazione e strumento, si trova spesso di fronte all’ignoto, e l’ignoto per sua natura fa paura, al pari di quella provocata dalle responsabilità a cui si trova di fronte, da affrontare in un contesto fatto nella maggior parte dei casi di classi sempre più numerose e/o con meno insegnanti ed in cui ogni bambino può essere a proprio modo portatore di una problematica specifica, sia essa di tipo medico o psicologico.

Il diabete di tipo 1 è contraddistinto dall’assenza completa di secrezione insulinica, a differenza del diabete di tipo 2, che è causato da una ridotta sensibilità dell’organismo all’insulina, di solito prodotta da parte dei tessuti bersaglio (fegato, muscolo e tessuto adiposo), e/o da una diminuita secrezione di insulina da parte del pancreas (dalle cellule chiamate beta-cellule). Verrà inoltre effettuato tutte le volte che il bambino, adolescente e giovane presenterà sintomi riferibili ad ipoglicemia (rapido abbassamento al di sotto dei valori normali del livello di zucchero nel sangue) o iperglicemia (eccesso di glucosio nel sangue). Il monitoraggio continuo della glicemia è raccomandato per la gestione dei pazienti trattati con insulina per valutare i modelli di iperglicemia e di ipoglicemia che non sono identificati con il monitoraggio del glucosio con le dita. Gran parte dei soggetti con diabete tipo 2 ha eccesso di peso. Non si può pretendere tutto subito, la gestione del diabete non fa parte del repertorio comportamentale dell’essere umano. Per i bambini più piccoli, può essere utile affrontare il percorso verso la gestione autonoma della malattia come un gioco, con allegria.

L’attività fisica è di fondamentale importanza per la vita del bambino, adolescente e giovane con diabete in quanto brucia gli zuccheri ed automaticamente abbassa la glicemia. Un ambiente familiare sereno, tranquillo e ricco di valori è fondamentale perché impari a gestire il proprio diabete in autonomia, relazionandosi in modo sano con la malattia, ovvero controllando la glicemia regolarmente senza esserne ossessionato, rispettando la dieta e gli orari dei pasti, adottandoli come uno stile di vita salutare, senza viverli come una punizione o una costrizione. Egr. Dottoressa, in nome dell’Associazione Diabetici Junior Campania Le porgo un caloroso e sentito Grazie per la disponibilità e sensibilità che ci sta mostrando rispetto al tema della tutela del diritto alla salute, alla cura, all’istruzione e alla migliore qualità della vita dei bambini e giovani diabetici. Ecco che allora con questa intervista a Giovanni Fusco, membro dell’Associazione Diabete Junior Campania nonché padre di una bambina diabetica, vogliamo dirvi di cosa si tratta, quali sono i sintomi da non sottovalutare, come gestire la malattia ma soprattutto il proprio stato d’animo. “Anche se i TKI sono già stati proposti come un nuovo approccio terapeutico per il diabete di tipo 2, il meccanismo d’azione con cui riducono l’iperglicemia è incerto” specificano gli autori.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *